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BUONA FESTA DELL’AMICIZIA A TUTTI

Notizie da Lima | giovedì 14 Febbraio 2019 06:57

I peruviani il 14 febbraio festeggiano sia gli innamorati che gli amici. Tanti auguri allora a tutti voi, che vi sentiamo amici nostri e dei ragazzi in Perù. Grazie anche a Martin, il fondatore del progetto in Perù, senza il quale il nostro progetto per ragazzi di strada non sarebbe nato né continuerebbe con tanta cura. Siamo al tuo fianco ogni istante in cui dai te stesso per aiutare uno dei nostri ragazzi. Le tue mani sono le nostre mani. Sempre.

Giovedì scorso hai aiutato con amore i nostri amici Carlos, nel carcere per minori, e Pablo (lo chiameremo così), ormai in fin di vita in un parco pubblico (vedi foto in ospedale). Pablo, un ragazzo già adulto, era steso a terra, privo di conoscenza, scheletrico, in un parco vicino al tribunale. Martin lo ha visto per caso. Ha una tubercolosi grave. La foto è davvero toccante: la pelle incollata alle ossa e quel suo sguardo spaventato. Come è possibile che nel 2019 un uomo possa morire in un parco pubblico di tubercolosi? Caro Martin, grazie per esserti preso cura con amore di lui. Noi eravamo lì con te e ora siamo vicini a Pablo in ospedale. Speriamo possa guarire e, grazie al tuo/nostro aiuto, sentirsi amato, non più solo. Sinergia è al fianco di chi, come Pablo, è solo e abbandonato. Vogliamo dare speranza a chi, come Pablo, non ne ha più.

Carlos (16 anni) ha vissuto nella nostra casa-famiglia da giugno fino a dicembre. Poi è scappato insieme agli ultimi ragazzi arrivati in casetta. Ti sei perso, caro Carlos, nel gruppo dei loro amici e sei stato presente, anche se non hai partecipato, ad un loro furto. Ora sei accusato come unico responsabile. Per il tuo ritardo mentale non sei riuscito a raccontare come sono andati i fatti. Ti sei contraddetto più volte. Ora Martin cerca disperatamente di spiegare a giudice e avvocato dell’accusa che quei ragazzi non li conoscevi, che ti sei trovato coinvolto nei fatti senza volerlo e che fai fatica a raccontarli bene per il tuo ritardo mentale. Martin è molto preoccupato perché lotta da giorni contro il tempo della Legge: vuole evitare per lui l’ingiusta pena di 4 anni e 8 mesi di carcere minorile. Sarebbe terribile per Carlos. Annullerebbe completamente il bel percorso che ha fatto nella nostra casa-famiglia. In commissariato, caro Carlos, ti hanno chiesto un numero di telefono o un indirizzo ma non hai ricordato né quelli di tua mamma né quelli della nostra casa-famiglia. Sei riuscito a dire solo il nome della nostra associazione (Sinergia Por La Infancia), ma senza indirizzo o numero di telefono, così nessuno poliziotto ha chiamato Martin. Ti hanno portato allora nel carcere minorile in attesa di giudizio. Potevi invece aspettarlo nella nostra casa-famiglia, dove ti avremmo accolto a braccia aperte e ti avremmo aiutato a capire i tuoi sbagli. Stare in carcere per più di 4 anni sarebbe una punizione troppo dura e ingiusta. Caro Martin, riuscirai con la tua forza e sensibilità a convincere il giudice e l’avvocato della fragilità mentale di Carlos? Lo speriamo tanto. In carcere Carlos peggiorerebbe, perché l’ambiente è duro, corrotto e poco umano e chi entra in carcere esce di solito più disperato e pieno di odio più di prima.

Grazie, cari amici, per aiutarci con la vostra presenza e amicizia ad aiutare ragazzi come Carlos e Pablo. Senza di noi sarebbero più soli e disperati.

Buona festa dell’amicizia a tutti noi!